Costruito attorno a un cortile interno rettangolare, il Castello Superiore comprendeva quattro piani ed era concepito per essere destinato ad uso residenziale.
Intorno agli anni ‘60 del Cinquecento, l’arciduca Ferdinando II fece trasformare il complesso in un palazzo rinascimentale dagli architetti Giovanni e Alberto Lucchese. Ancora prima di iniziare i lavori, Ferdinando II donò il palazzo a Philippine Welser, che all’epoca era sposata segretamente con lui.
Fino alla creazione della Camera dell’Arte e delle Meraviglie, che avvenne negli anni ‘70 del Cinquecento, Ferdinando II raccolse nel Castello di Innsbruck e nel Castello Superiore la sua collezione, già all’epoca celeberrima, di armature, armi, ritratti, naturalia, oggetti rari e preziosi.
Dopo la morte del principe nel 1595, il figlio minore nato dal primo matrimonio di Ferdinando, il Margravio Karl von Burgau, vendette il Castello di Ambras al cugino, l’Imperatore Rodolfo II.
Soltanto sotto il governatorato dell’arciduca Carlo Ludovico, che fece ristrutturare il palazzo come residenza estiva in stile neogotico a partire dal 1855, vennero eseguiti i lavori di ristrutturazione dagli architetti Ludwig e Heinrich Förster.
Fu costruita una rampa d’accesso, il dongione fu dotato di un quarto piano con una torretta e sulla facciata esposta a Sud furono aggiunti la torretta con scale a chiocciola, che raggiungeva il secondo piano, e un balcone. Nel cortile interno, all’altezza del secondo piano, fu costruito un corridoio di legno con vetrate, sorretto da una consolle di ferro, dalle cui porte si poteva accedere direttamente alle stanze.
Nel 1913, l’erede al trono austriaco Francesco Ferdinando scelse il Castello di Ambras come residenza estiva. Oltre ai necessari rifacimenti per adattare il Castello, l’obiettivo era quello di riportare l’edificio alle condizioni del XVI secolo eliminando gli elementi neogotici.
Nel 1880 il palazzo fu trasformato in museo e i conservatori del Kunsthistorisches Museum di Vienna crearono il nuovo allestimento delle collezioni.
Armeria, Galleria dei Ritratti e Camera dell’Arte e delle Meraviglie ai giorni nostri
Nel 1919 il palazzo in quanto ex proprietà imperiale fu trasferito alla Repubblica d’Austria e dal 1936 il Castello Superiore fu restituito alla sua funzione museale.
Dopo l’evacuazione delle collezioni durante la Seconda Guerra Mondiale, dal 1950 in poi l’amministrazione fu affidata al Kunsthistorisches Museum e nel 1976 fu istituita la straordinaria Galleria dei Ritratti degli Asburgo.
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